Alti punteggi per i vini di Feudo Disisa al 5StarWines organizzato da Veronafiere. Mario di lorenzo “riconosciuto il lavoro di valorizzazione della doc di Monreale su cui intendiamo proseguire ancora e con più impegno”.
Palermo 01-07-2020 – il panel internazionale di degustazione del 5StarWines di Veronafiere, chiamato a valutare le campionature presentate per questa quarta edizione, ha riconosciuto ed apprezzato il valore enologico raggiunto da Feudo Disisa, attribuendo punteggi di vera eccellenza. L’azienda vitivinicola della famiglia Di Lorenzo con ben quattro etichette supera i 90 punti conseguendo un record storico in questo importante concorso internazionale.
Con un punteggio di 93/100 il vino rosato da uve di Nero d’Avola Grecu di Livanti 2018 si piazza al vertice con un risultato davvero eloquente e che riconosce a questo vitigno, soprattutto se coltivato in alta collina, una versatilità produttiva più che significativa. “Ottenere un punteggio così rilevante in un vino alla sua prima vendemmia in bottiglia, costituisce qualcosa di veramente inaspettato – commenta Mario Di Lorenzo alla guida con il padre Renato dell’azienda di famiglia -. Questo punteggio per Feudo Disisa vale il doppio. Uno splendido risultato che corona, brillantemente, il percorso di crescita aziendale, caratterizzato da un impegno costante e dalla continua ricerca della qualità”. Grecu di Livanti è un rosato di grande eleganza gusto-olfattiva, con una vivace sapidità ed una chiusura leggermente amara di mandorla, nota davvero distintiva. Si aggiudicano 91 punti su 100 due grandi e importanti etichette di Feudo Disisa: il Catarratto in purezza Lu Bancu vendemmia 2019 e il Krysos 2017 – una vendemmia tardiva di Grillo che, con prodigiosa dolcezza, certifica per questo vitigno della tradizione siciliana il podio anche per i vini dolci naturali. Sempre con questo vitigno l’azienda – ma nella versione secca – ottiene 90 punti su 100, con una delle etichette più diffuse di Feudo Disisa. Tre etichette a cui la famiglia Di Lorenzo ha sempre creduto con forza e che mettono d’accordo tutti: consumatori ed esperti del settore.
Per quest’anno il processo di selezione e valutazione del vino è stato realizzato in una modalità del tutto differente rispetto le precedenti edizioni: i campioni sono stati spediti ad una giuria internazionale che ha valutato alla cieca - in Video conference tramite WebApp - reinterpretando così la forma ma non la sostanza di una manifestazione che, anche per il 2020, ha contribuito a supportare la vitalità del sistema vino in Italia.
“Siamo molto contenti – conclude Mario Di Lorenzo – di questi risultati. Viene riconosciuto il lavoro di valorizzazione della Doc di Monreale su cui intendiamo proseguire con ancora più impegno e decisione”.