LE NOSTRE RADICI
LE TERRE DI FEUDO DISISA NELLA DOC MONREALE
Terre argillose di medio impasto con poco scheletro che non trattengono umidità. E’ questa la dominante peculiare dei suoli della Tenuta di Feudo Disisa. Ricchi di minerali, in particolare di silice e ferro, donano un plus di mineralità e sapidità che ritroviamo nei vini e negli oli di Feudo Disisa, garantendo struttura e longevità.
Dove abbiamo le nostre radici
La Terra è nutrimento e fertilità. Madre di una biodiversità che determina e condiziona l’esistenza stessa della vita. Natura e orografia dei terreni si evolvono nel tempo, definendone i climi e i contesti produttivi sempre in cambiamento. La campagna del monrealese è costituita principalmente da colline che scorrono a nord come a sud della valle dello Jato e del Belìce, cingendola in una sorta di corona, con monti e alti colli che incanalano i venti raccolgono e convogliano acqua ed umidità verso le aree più basse. Terreni agricoli di pregio che raccontano il secolare lavoro dell’uomo in campagna e la capacità del contadino di tenere in equilibrio l’attività agricola con l’habitat e la biodiversità che lo caratterizza. I suoli ne sono una componente fondamentale, quasi identitaria, insieme a vitigni e sensibilità del vignaiuolo produttore che trasformando le uve produce vino.
Saper leggere questa natura e questa vocazione, richiede conoscenza, osservazione e impegno, sempre. Esposizione, altezza, pendenza, composizione dei suoli, non sono campi asettici su cui trascrivere dati, ma elementi che concorrono a definire l’unicità di un vino, di un nome, di un produttore che ne ha individuato e curato ogni suo aspetto del carattere. I suoli sono un giacimento di nutrienti essenziali alla vita ma racchiudono in sé anche informazioni e conoscenze che, se ben interpretate, determinano la fisionomia di un grappolo, di un’oliva, di una spiga di frumento, dell’erba da foraggio. Quei suoli sono il luogo di nascita e di un compimento della vita vegeto-produttiva di ciascuna pianta che vi abbia messo radici.
LE TERRE DI FEUDO DISISA NELLA DOC MONREALE
Terre argillose di medio impasto con poco scheletro che non trattengono umidità. E’ questa la dominante peculiare dei suoli della Tenuta di Feudo Disisa. Ricchi di minerali, in particolare di silice e ferro, donano un plus di mineralità e sapidità che ritroviamo nei vini e negli oli di Feudo Disisa, garantendo struttura e longevità.
Dove abbiamo le nostre radici
La Terra è nutrimento e fertilità. Madre di una biodiversità che determina e condiziona l’esistenza stessa della vita. Natura e orografia dei terreni si evolvono nel tempo, definendone i climi e i contesti produttivi sempre in cambiamento. La campagna del monrealese è costituita principalmente da colline che scorrono a nord come a sud della valle dello Jato e del Belìce, cingendola in una sorta di corona, con monti e alti colli che incanalano i venti raccolgono e convogliano acqua ed umidità verso le aree più basse. Terreni agricoli di pregio che raccontano il secolare lavoro dell’uomo in campagna e la capacità del contadino di tenere in equilibrio l’attività agricola con l’habitat e la biodiversità che lo caratterizza. I suoli ne sono una componente fondamentale, quasi identitaria, insieme a vitigni e sensibilità del vignaiuolo produttore che trasformando le uve produce vino.
Saper leggere questa natura e questa vocazione, richiede conoscenza, osservazione e impegno, sempre. Esposizione, altezza, pendenza, composizione dei suoli, non sono campi asettici su cui trascrivere dati, ma elementi che concorrono a definire l’unicità di un vino, di un nome, di un produttore che ne ha individuato e curato ogni suo aspetto del carattere. I suoli sono un giacimento di nutrienti essenziali alla vita ma racchiudono in sé anche informazioni e conoscenze che, se ben interpretate, determinano la fisionomia di un grappolo, di un’oliva, di una spiga di frumento, dell’erba da foraggio. Quei suoli sono il luogo di nascita e di un compimento della vita vegeto-produttiva di ciascuna pianta che vi abbia messo radici.
CLIMA E SOSTENIBILITÀ
Gli afflussi d’aria originati dal gioco delle correnti, spesso provenienti dal mare, le aree boschive native o da rimboschimento, i bacini idrografici presenti nel territorio hanno un’azione di mitigazione – soprattutto di temperature e umidità – che caratterizzano tutto questo areale. Sono aspetti di non secondaria importanza sotto il profilo climatico che intervengono sia nelle stagioni più fredde che in quelle più calde, orientando le pratiche colturali – soprattutto su vigneti e uliveti – utili a conseguire quell’equilibrio tra uomo e natura che chiamiamo sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gestione delle risorse idriche naturali, mantenimento della fertilità dei terreni, contrasto all’erosione e impoverimento dei suoli sono elementi essenziali di una viticoltura e di un’olivicoltura moderna e innovativa, che fa bene all’ambiente, e che ha sempre distinto l’impegno produttivo della nostra famiglia.
CLIMA E SOSTENIBILITÀ
Gli afflussi d’aria originati dal gioco delle correnti, spesso provenienti dal mare, le aree boschive native o da rimboschimento, i bacini idrografici presenti nel territorio hanno un’azione di mitigazione – soprattutto di temperature e umidità – che caratterizzano tutto questo areale. Sono aspetti di non secondaria importanza sotto il profilo climatico che intervengono sia nelle stagioni più fredde che in quelle più calde, orientando le pratiche colturali – soprattutto su vigneti e uliveti – utili a conseguire quell’equilibrio tra uomo e natura che chiamiamo sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gestione delle risorse idriche naturali, mantenimento della fertilità dei terreni, contrasto all’erosione e impoverimento dei suoli sono elementi essenziali di una viticoltura e di un’olivicoltura moderna e innovativa, che fa bene all’ambiente, e che ha sempre distinto l’impegno produttivo della nostra famiglia.
I nostri suoli
I suoli della zona di produzione compresi nell’area della Doc di Monreale e più in generale dell’areale dell’Alto Belice Corleonese, si identificano principalmente nelle seguenti associazioni:
“Regosuoli – Suoli Bruni – Suoli Bruni leggermente lisciviati” con tessitura che va dal sabbioso all’argilloso. E’ un’associazione tipica di substrati teneri, caratterizzati da calcareniti e sabbie. Li troviamo nei terreni più a valle, quelli più adatti ad essere seminativi, prevalentemente coltivati con selezioni di grano duro, intervallato con altre sementi.
“Suoli Bruni – Suoli Bruni Vertici-Vertisuoli” è l’associazione tipica della bassa collina dolcemente ondulata a quote prevalentemente comprese tra i 300 ed i 600 mt. s.l.m.: la più diffusa a Feudo Disisa. La dotazione in elementi nutritivi è discreta e si registra la presenza elevata di potassio, elemento chimico indispensabile per la sintesi zuccherina nelle uve. Sono suoli ad elevata potenzialità agronomica e manifestano una spiccata fertilità che li individua fra i migliori terreni agrari per l’indirizzo viticolo. Esprimono – anche per esposizione e pendenza – la maggior superficie viticola di Feudo Disisa, intervallata da ampi uliveti, impiantati in oltre 100 anni di piantumazione. Oggi la superficie totale dei nostri vigneti supera i 150 ettari complessivi.
Suoli alluvionali con profilo di tipo AC o ABC talvolta di notevole spessore con tessitura che varia dal sabbioso all’argilloso, sono suoli comunque ben strutturati, con contenuti variabili in sostanza organica e discreta dotazione in calcio e con buona capacità produttiva. Li ritroviamo adiacenti ai letti dei fiumi Belìce e Jato.
I nostri suoli
I suoli della zona di produzione compresi nell’area della Doc di Monreale e più in generale dell’areale dell’Alto Belice Corleonese, si identificano principalmente nelle seguenti associazioni:
“Regosuoli – Suoli Bruni – Suoli Bruni leggermente lisciviati” con tessitura che va dal sabbioso all’argilloso. E’ un’associazione tipica di substrati teneri, caratterizzati da calcareniti e sabbie. Li troviamo nei terreni più a valle, quelli più adatti ad essere seminativi, prevalentemente coltivati con selezioni di grano duro, intervallato con altre sementi.
“Suoli Bruni – Suoli Bruni Vertici-Vertisuoli” è l’associazione tipica della bassa collina dolcemente ondulata a quote prevalentemente comprese tra i 300 ed i 600 mt. s.l.m.: la più diffusa a Feudo Disisa. La dotazione in elementi nutritivi è discreta e si registra la presenza elevata di potassio, elemento chimico indispensabile per la sintesi zuccherina nelle uve. Sono suoli ad elevata potenzialità agronomica e manifestano una spiccata fertilità che li individua fra i migliori terreni agrari per l’indirizzo viticolo. Esprimono – anche per esposizione e pendenza – la maggior superficie viticola di Feudo Disisa, intervallata da ampi uliveti, impiantati in oltre 100 anni di piantumazione. Oggi la superficie totale dei nostri vigneti supera i 150 ettari complessivi.
Suoli alluvionali con profilo di tipo AC o ABC talvolta di notevole spessore con tessitura che varia dal sabbioso all’argilloso, sono suoli comunque ben strutturati, con contenuti variabili in sostanza organica e discreta dotazione in calcio e con buona capacità produttiva. Li ritroviamo adiacenti ai letti dei fiumi Belìce e Jato.