SOSTENIBILITÀ

UN SISTEMA AGRICOLO CHE SI AUTOSOSTIENE DAL 1400

Sin dalla sua nascita a Feudo Disisa rinnoviamo ogni giorno il nostro impegno verso la cura dell’ambiente e la salvaguardia del territorio circostante, attraverso l’adozione di un sistema coordinato di best practice, alla base di una filosofia produttiva incentrata sulla promozione della sostenibilità ambientale.

La cura del territorio

Interventi di recupero e ripristino di antiche strutture, simbolo di una tradizione agricola che affonda le sue radici in una storia millenaria. Forte coinvolgimento della comunità locale di Grisi, attraverso l’occupazione diretta e indiretta nelle attività legate all’enoturismo e alla produzione di vino e olio. Sin dalla sua nascita Feudo Disisa s'impegna nella valorizzazione e salvaguardia del territorio in cui opera.

Patrimonio e biodiversità

La valorizzazione del territorio ha beneficiato di un notevole impulso già dal 1994, quando l’area che circonda il Lago Poma è stata individuata come Oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica. Grazie all’entrata in vigore del divieto di caccia, l’avifauna ospita oggi numerose specie come: il fischione, il germano reale, il codone, l’alzavola, l’oca selvatica, la folaga, l’airone cenerino, la garzetta, l’airone bianco e molte altre specie. Tra i rapaci troviamo il falco pellegrino, la poiana e il gheppio. Durante le migrazioni si possono osservare la cicogna bianca, il falco pescatore, il mignattaio e l’airone guardabuoi. Nel periodo invernale, gli alberi sulle rive del lago sono spesso utilizzati come dormitorio dai cormorani. La flora, grazie anche al rimboschimento effettuato negli ultimi anni, è costituita da eucalipto, frassino, palma nana, pero selvatico, olivo selvatico, pino d’Aleppo, pino domestico, giunco, canna e pioppo nero.

UN SISTEMA AGRICOLO CHE SI AUTOSOSTIENE DAL 1400

Sin dalla sua nascita a Feudo Disisa rinnoviamo ogni giorno il nostro impegno verso la cura dell’ambiente e la salvaguardia del territorio circostante, attraverso l’adozione di un sistema coordinato di best practice, alla base di una filosofia produttiva incentrata sulla promozione della sostenibilità ambientale.

La cura del territorio

Interventi di recupero e ripristino di antiche strutture, simbolo di una tradizione agricola che affonda le sue radici in una storia millenaria. Forte coinvolgimento della comunità locale di Grisi, attraverso l’occupazione diretta e indiretta nelle attività legate all’enoturismo e alla produzione di vino e olio. Sin dalla sua nascita Feudo Disisa s'impegna nella valorizzazione e salvaguardia del territorio in cui opera.

Patrimonio e biodiversità

La valorizzazione del territorio ha beneficiato di un notevole impulso già dal 1994, quando l’area che circonda il Lago Poma è stata individuata come Oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica. Grazie all’entrata in vigore del divieto di caccia, l’avifauna ospita oggi numerose specie come: il fischione, il germano reale, il codone, l’alzavola, l’oca selvatica, la folaga, l’airone cenerino, la garzetta, l’airone bianco e molte altre specie. Tra i rapaci troviamo il falco pellegrino, la poiana e il gheppio. Durante le migrazioni si possono osservare la cicogna bianca, il falco pescatore, il mignattaio e l’airone guardabuoi. Nel periodo invernale, gli alberi sulle rive del lago sono spesso utilizzati come dormitorio dai cormorani. La flora, grazie anche al rimboschimento effettuato negli ultimi anni, è costituita da eucalipto, frassino, palma nana, pero selvatico, olivo selvatico, pino d’Aleppo, pino domestico, giunco, canna e pioppo nero.

Gestione ottimale e naturale delle pratiche agricole

  • 105 Ha di vigneto condotti in regime di agricoltura biologica
  • 35 Ha di uliveto condotti in regime di agricoltura biologica

Per evitare fenomeni di deriva le fasce di terreno adiacenti a quelle biologiche vengono condotte allo stesso modo.

La fertilità del suolo viene garantita attraverso lo spandimento dei concimi organici (letame), prodotti direttamente dall’allevamento di bestiame aziendale, favorendo in questo modo un miglioramento della struttura del suolo, per evitare fenomeni di erosione.

In caso di utilizzo di altri fertilizzanti si ricorre esclusivamente a composti organici con bassi titoli di nutrienti (in particolare azoto e fosforo), al fine di scongiurare fenomeni di contaminazione dei corpi idrici.

A Feudo Disisa evitiamo l’utilizzo di diserbanti per la gestione delle erbe infestanti, sia negli appezzamenti coltivati che nei vari chilometri di strade poderali, utilizzando esclusivamente mezzi meccanici e manuali. Per limitare e ridurre al minimo l’utilizzo di fitofarmaci in azienda ricorriamo all’utilizzo di trappole a feromoni per la lotta contro la tignola e la cicalina della vite e dell’ulivo, ottimizzando così i trattamenti contro le malattie fungine esclusivamente secondo l’effettivo potenziale infettivo delle stesse. Inoltre, in azienda utilizziamo apposite centraline per il rilevamento dei dati climatici.

Gestione ottimale e naturale delle pratiche agricole

  • 105 Ha di vigneto condotti in regime di agricoltura biologica
  • 35 Ha di uliveto condotti in regime di agricoltura biologica

Per evitare fenomeni di deriva le fasce di terreno adiacenti a quelle biologiche vengono condotte allo stesso modo.

La fertilità del suolo viene garantita attraverso lo spandimento dei concimi organici (letame), prodotti direttamente dall’allevamento di bestiame aziendale, favorendo in questo modo un miglioramento della struttura del suolo, per evitare fenomeni di erosione.

In caso di utilizzo di altri fertilizzanti si ricorre esclusivamente a composti organici con bassi titoli di nutrienti (in particolare azoto e fosforo), al fine di scongiurare fenomeni di contaminazione dei corpi idrici.

A Feudo Disisa evitiamo l’utilizzo di diserbanti per la gestione delle erbe infestanti, sia negli appezzamenti coltivati che nei vari chilometri di strade poderali, utilizzando esclusivamente mezzi meccanici e manuali. Per limitare e ridurre al minimo l’utilizzo di fitofarmaci in azienda ricorriamo all’utilizzo di trappole a feromoni per la lotta contro la tignola e la cicalina della vite e dell’ulivo, ottimizzando così i trattamenti contro le malattie fungine esclusivamente secondo l’effettivo potenziale infettivo delle stesse. Inoltre, in azienda utilizziamo apposite centraline per il rilevamento dei dati climatici.

L'acqua è vita

L’attività agricola intorno all’antico Feudo ha dovuto scontrarsi per secoli con il problema della siccità. Nella Chiesa Madre di Erice, una lapide ricorda i riti propiziatori che, sin dal 1568, erano legati proprio alla mancanza di pioggia. Di conseguenza preservare le risorse idriche per l’irrigazione dei campi e l’abbeveramento del bestiame è sempre stata una priorità per la nostra realtà produttiva; un problema a cui nel tempo abbiamo posto sapientemente rimedio attraverso piccoli bacini creati per ottenere delle linee di compluvio dove le acque piovane, anziché disperdersi a valle, venivano raccolte per garantire l’irrigazione, in particolare nei mesi estivi particolarmente siccitosi.

Oggi ben 4 piccoli bacini garantiscono le produzioni agricole dell’azienda. Inoltre tutte le acque di lavorazione degli opifici aziendali e della stalla, passando attraverso un moderno impianto di depurazione, consentono il riutilizzo delle acque depurate sempre a fini agricoli. Le centraline meteo collocate nei vigneti, garantiscono inoltre una gestione ottimale sia del suolo che dell’irrigazione.


100%

acqua in vigneto legata alla presenza di bacini idrici

100%

copertura idrica non contaminata in vigneto

Energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente

Dalle fasi di trasformazione del prodotto fino alla sua distribuzione, le fonti energetiche giocano un ruolo fondamentale nella produzione vitivinicola, sia nella gestione dei vigneti che nelle attività in cantina. Feudo Disisa è costantemente impegnata nella lotta contro i cambiamenti climatici, grazie ad una politica di efficientamento energetico, parte integrante della sua stessa filosofia produttiva aziendale. Attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico, realizzato nel 2017, l’azienda riesce a sviluppare un quantitativo di energia elettrica che consente di avere un’autosufficienza energetica pari al 30%.

30%

Autosufficienza energetica

0,6 Kw

Per bottiglia di vino prodotta

I NUMERI DELLA SOSTENIBILITÀ