Fiducia sul futuro. Nuova centralità per la Doc di Monreale
Grandi attese per l’azienda della famiglia Di Lorenzo per l’appuntamento fieristico da cui riparte l’Italia del vino di qualità. Dopo un anno record per fatturato e numero di paesi serviti, Feudo Disisa rinnova l’importanza del territorio della piccola Doc con vini di pregio e due importanti novità produttive di nicchia: il primo metodo classico e il primo vino rosato firmati Disisa. Fitto il calendario degli appuntamenti programmati con trade e importatori.
Palermo, aprile 2022 – Sarà un Vinitaly di importanti conferme quello che prefigura Feudo Disisa a Verona, dal 10 al 13 aprile, con un’edizione finalmente a ranghi completi. La Sicilia del vino delle piccole DOC è in costante crescita, insieme alle grandi. Un trend che l’azienda della famiglia Di Lorenzo ha vissuto già nel 2021, segnando il miglior anno di sempre della sua storia. Le previsioni per il 2022 sono più che ottimistiche, al netto degli eventi bellici e i suoi riflessi di incertezza sui mercati. “C’è sicuramente il Grillo e il Nero d’Avola – spiega Mario Di Lorenzo alla guida di Feudo Disisa con il padre Renato – a indirizzare le scelte di consumo sui vitigni dell’isola, ma cresce anche l’interesse sul Catarratto, sul Perricone e sul Syrah siciliano, dove esprimiamo prodotti di sicuro interesse per chi cerca qualità e identità del territorio. Il 2022 sarà un anno cruciale e siamo pronti a viverlo con l’entusiasmo e la passione di sempre”.
Storia, tradizione e territorio. Feudo Disisa rinnova la propria presenza al Vinitaly presentando le nuove livree e annate delle sue etichette: Chara (2021), Grillo (2021) e Lu Bancu - Catarratto (2021), unico vino tra questi che si fregia della DOC Monreale e che ha sempre ricevuto negli anni importanti punteggi e prestigiosi riconoscimenti.
Identità e riconoscibilità: queste le linee guida seguite dall’azienda per rinnovare le etichette della Linea I Territoriali e I Tesori e realizzare i nuovi prodotti. Tra le novità assolute in bottiglia spiccano, infatti, Grecu di Livanti 2021, il nuovo rosato dell'azienda da uve di Nero d’Avola, che si distingue per il suo colore rosa tenue, l’armonia e l’equilibro al naso e al gusto, e René 2016: il primo spumante di Feudo Disisa dedicato a Renato Di Lorenzo, padre di Mario e figura storica dell’azienda di famiglia.
Un Metodo Classico Pas Dosè prodotto in sole 3.000 bottiglie dal più antico vigneto di Chardonnay presente nel Feudo che, dopo una sosta sui lieviti di 36 mesi - intervenuto lo sboccamento - compie un affinamento in bottiglia per altri 9 mesi prima di essere immesso sul mercato. Si presenta color giallo paglierino ed è dotato di un perlage caratterizzato da piccole sfere che denotano la finezza e l’eleganza propria di questa spumantizzazione. Al naso le spiccate note di frutta gialla matura e crosta di pane annunciano una freschezza sorprendente e una sapidità piacevole e persistente al gusto. Queste peculiari caratteristiche sono state riconosciute anche al concorso 5Star Wine – The Book, dove una giuria di wine professional altamente qualificata, proveniente da tutto il mondo, ha apprezzato il valore enologico del primo metodo classico in casa Feudo Disisa, attribuendo uno score di 90 punti. A questo si aggiungono i 92 e 91, assegnati rispettivamente al Grillo e al Lu Bancu 2021 e, infine, i 91 punti del Krysos, il vino dolce dell’azienda da vendemmia tardiva che ammalia i sensi con le sue intense note aromatiche.
Sarà possibile degustare l’intera produzione enoica di Feudo Disisa, insieme alle nuove annate, al padiglione 2 Sicilia, Stand 7A del Salone del Vino Italiano in programma a Verona dal 10 al 13 aprile.