IL TERRITORIO

Il terroir

Rispetto del territorio e conoscenza di ogni singola porzione dei vigneti. Una filosofia produttiva che dà vita a vini di alta qualità, perfetta espressione delle peculiarità organolettiche dei terroir di provenienza: una visione viticola ed enologica centrata sul patrimonio ampelologico della Doc di Monreale.

E’ un sistema pedoclimatico straordinario quello che caratterizza il Feudo Disisa. Altezze, esposizioni, composizione dei suoli, ventilazione rappresentano nel loro insieme uno dei fattori distintivi dell’azienda che, storicamente, veniva considerata una delle “campagne” più rinomate dell’agro di Grisì nel territorio di Monreale. Immersa in una natura incontaminata, la nostra è un’azienda agricola particolarmente vocata alle produzioni di tradizione che, oltre al seminativo (principalmente il grano), ha nella vite e nell’ulivo le sue espressioni più importanti. Accanto all’agricoltura – a Feudo Disisa – affianchiamo da sempre l’allevamento bovino.


Agricoltura e allevamento, già sul finire dell’800, costituivano per la nostra famiglia gli elementi distintivi di un’attività d’impresa aperta alla modernità, grazie a scelte che hanno valorizzato le potenzialità di una terra ricca di storia ma, tecnicamente, attenta all’innovazione e alla ricerca continua della qualità. Siamo state tra le prime aziende ad introdurre in Sicilia i mezzi meccanici per la lavorazione della terra e nella gestione delle coltivazioni, oggi Feudo Disisa è una delle realtà di punta della DOC di Monreale, con vini che costituiscono il punto focale di una visione viticola ed enologica centrata sul patrimonio ampelologico e le interazioni che ciascun vitigno ha con l’habitat che lo ha accolto. I vigneti aziendali si estendono su circa 150 ettari e sono diffusi su oltre nove microzone differenziate per esposizione, pendenze e altitudini sul livello del mare. Escursioni termiche, ore di soleggiamento e ventilazione consentono di assicurare dei microclimi differenziati sia per vitigni a bacca bianca che per quelli a bacca rossa, consentendo già nel vigneto di prefigurare il risultato enologico atteso.

Il terroir

Rispetto del territorio e conoscenza di ogni singola porzione dei vigneti. Una filosofia produttiva che dà vita a vini di alta qualità, perfetta espressione delle peculiarità organolettiche dei terroir di provenienza: una visione viticola ed enologica centrata sul patrimonio ampelologico della Doc di Monreale.

E’ un sistema pedoclimatico straordinario quello che caratterizza il Feudo Disisa. Altezze, esposizioni, composizione dei suoli, ventilazione rappresentano nel loro insieme uno dei fattori distintivi dell’azienda che, storicamente, veniva considerata una delle “campagne” più rinomate dell’agro di Grisì nel territorio di Monreale. Immersa in una natura incontaminata, l’azienda agricola era particolarmente vocata alle produzioni di tradizione che, oltre al seminativo (principalmente il grano), aveva nella vite e nell’ulivo le sue espressioni più importanti. Accanto all’agricoltura – a Feudo Disisa – affianchiamo l’allevamento bovino, ancora oggi presente in azienda.

Agricoltura e allevamento, già sul finire dell’800, costituivano per la nostra famiglia gli elementi distintivi di un’attività d’impresa aperta alla modernità, grazie a scelte che hanno valorizzato le potenzialità di una terra ricca di storia ma, tecnicamente, attenta all’innovazione e alla ricerca continua della qualità. Siamo state tra le prime aziende ad introdurre in Sicilia i mezzi meccanici per la lavorazione della terra e nella gestione delle coltivazioni, oggi Feudo Disisa è una delle realtà di punta della DOC di Monreale, con vini che costituiscono il punto focale di una visione viticola ed enologica centrata sul patrimonio ampelologico e le interazioni che ciascun vitigno ha con l’habitat che lo ha accolto. I vigneti aziendali si estendono su circa 150 ettari e sono diffusi su oltre nove microzone differenziate per esposizione, pendenze e altitudini sul livello del mare. Escursioni termiche, ore di soleggiamento e ventilazione consentono di assicurare dei microclimi differenziati sia per vitigni a bacca bianca che per quelli a bacca rossa, consentendo già nel vigneto di prefigurare il risultato enologico atteso.

DOC Monreale

Creata nel 2000, la denominazione Monreale Doc comprende vini bianchi, rosati e rossi provenienti da un’area a sud-ovest di Palermo: questo angolo di Sicilia, nel cuore della Conca d’Oro, trae origine dell’antica e potente Diocesi di Monreale che, in epoca normanna, raggiunse il suo massimo splendore.

La DOC Monreale è tra le denominazioni più estese della provincia di Palermo. La sua zona geografica di riferimento copre un’ampia area della Sicilia nord occidentale che comprende parte dei comuni di Monreale e Piana degli Albanesi, nonché l’intero territorio dei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena. Una delimitazione che trae origine, in parte, dalla dimensione geografica e socio–economica dell’antica e potente Diocesi di Monreale che, in epoca normanna, ebbe il suo massimo splendore. Un territorio prettamente rurale e agricolo, dove la vigna, insieme all’ulivo e al grano, ha contribuito a definire la stessa identità dell’alto Belice Corleonese e delle sue comunità di riferimento, espressione di una cultura contadina che, proprio in questo angolo di Sicilia, ha visto compiere grandi processi storici e sociali: dalla nascita dei Fasci siciliani alle lotte per la riforma agraria, fino al superamento del Feudo come unico modello di proprietà fondiaria. Trasformazioni che hanno consentito la nascita di piccoli e medi coltivatori. Oggi questo tessuto produttivo, centrato sulla coltivazione della vite e la produzione del vino, costituisce un patrimonio che apporta nuova linfa vitale per l’intero tessuto economico della provincia di Palermo, anche in una prospettiva di valorizzazione eno-turistica del territorio della DOC di Monreale.

DOC Monreale

Creata nel 2000, la denominazione Monreale Doc comprende vini bianchi, rosati e rossi provenienti da un’area a sud-ovest di Palermo: questo angolo di Sicilia, nel cuore della Conca d’Oro, trae origine dell’antica e potente Diocesi di Monreale che, in epoca normanna, raggiunse il suo massimo splendore.

La DOC Monreale è tra le denominazioni più estese della provincia di Palermo. La sua zona geografica di riferimento copre un’ampia area della Sicilia nord occidentale che comprende parte dei comuni di Monreale e Piana degli Albanesi, nonché l’intero territorio dei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena. Una delimitazione che trae origine, in parte, dalla dimensione geografica e socio–economica dell’antica e potente Diocesi di Monreale che, in epoca normanna, ebbe il suo massimo splendore. Un territorio prettamente rurale e agricolo, dove la vigna, insieme all’ulivo e al grano, ha contribuito a definire la stessa identità dell’alto Belice Corleonese e delle sue comunità di riferimento, espressione di una cultura contadina che, proprio in questo angolo di Sicilia, ha visto compiere grandi processi storici e sociali: dalla nascita dei Fasci siciliani alle lotte per la riforma agraria, fino al superamento del Feudo come unico modello di proprietà fondiaria. Trasformazioni che hanno consentito la nascita di piccoli e medi coltivatori. Oggi questo tessuto produttivo, centrato sulla coltivazione della vite e la produzione del vino, costituisce un patrimonio che apporta nuova linfa vitale per l’intero tessuto economico della provincia di Palermo, anche in una prospettiva di valorizzazione eno-turistica del territorio della DOC di Monreale.