Gli ulivi presenti nella tenuta sono da sempre parte integrante del paesaggio che circonda il Feudo. Sul versante occidentale della Sicilia, in particolare nel territorio di Monreale, l’olivicoltura affonda le radici in una tradizione millenaria: alcuni documenti della fine del Cinquecento, redatti dai periti della Curia Arcivescovile di Monreale, censiscono infatti centinaia di uliveti presenti nella Conca d’Oro, la pianura sulla quale è adagiata la città di Palermo. A partire dagli anni ’30 la coltivazione degli ulivi, da sempre presenti intorno al Feudo, è stata ampliata grazie all’impulso innovativo apportato dalle nuove generazioni, oggi rappresentate da Mario Di Lorenzo, a cui si deve l’attuale impostazione dell’azienda, sia dal punto di vista agricolo che gestionale. Alla secolare esperienza nella produzione olearia, nel corso degli anni abbiamo affiancato le tecnologie di ultima generazione dedicate alla olivicoltura di qualità, sempre più rispettose dell’ambiente e del contesto agricolo. Le olive autoctone delle varietà Cerasuola, Nocellara e Biancolilla sono raccolte manualmente, tra il 10 ottobre e il 20 dicembre di ogni anno. Dopo un’accurata selezionate, i frutti vengono sottoposti a molitura presso il frantoio aziendale, entro e non oltre due ore dal raccolto. Il processo avviene rigorosamente a temperatura controllata, ottenendo così un olio “per estrazione a freddo”, massimo indice di qualità.

Per le sue caratteristiche organolettiche e per i suoi valori nutrizionali (contenuto di polifenoli e naturali proprietà antiossidanti), l’olio extravergine d’oliva, soprannominato “oro verde di Sicilia”, rappresenta l’ingrediente principe della dieta mediterranea: un vero e proprio stile di vita basato su una cucina tanto salutare da essere stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.